La riforma della giustizia civile, attuata dalla Legge 26 novembre 2021 n. 206 e dal successivo D. Lgs 10 ottobre 2022 n. 149, nell’istituire il Tribunale unico per le persone, i minorenni e la famiglia ha portato ad una svolta epocale in questo ramo nel diritto, realizzando un modello processuale unitario per tutti i procedimenti, modifica di cui si era avvertito da tempo un urgente bisogno.
Tale rivoluzione copernicana si sta realizzando in tempi diversi.
Dal 28 febbraio 2023 è entrato in vigore il nuovo rito, mentre occorrerà attendere la fine del 2024 per l’avvio nel Tribunale delle persone, dei minorenni e delle famiglie.
Dal giugno 2022 la negoziazione assistita da avvocati, che consente alle parti di gestire una controversia riguardante la separazione personale, la cessazione degli effetti civili o lo scioglimento del matrimonio e le eventuali modifiche al di fuori del sistema giudiziario ordinario è stata estesa ad altre fattispecie: nella prospettiva di attuare una completa equiparazione dei figli, prescindendo dal legame intercorrente tra i genitori, il legislatore ha consentito l’accesso all’istituto in oggetto anche per la soluzione delle controversie inerenti l’affidamento, la collocazione ed il mantenimento della prole nata da genitori non uniti in matrimonio.
Alla negoziazione assistita potranno ricorrere anche i figli maggiorenni ma non economicamente indipendenti al fine di veder riconoscere, in via diretta ed autonoma, il loro diritto al mantenimento nonché l’ex convivente che versi in stato di bisogno per richiedere un assegno alimentare ex art. 433 c.c.